(Wallace Records, 2015)
Da oggi le enciclopedie dovrebbero rinnovare il loro apparato contenutistico per la parola insano o folle, perché altre perole non definirebbero meglio il caotico crossover electro-grind-math-techno-core(???) e chi più ne ha più ne metta del nuovo album omonimo dei Germanotta Youth.
Il duo romano, non si sa bene se sotto crocodile, crack o semplicemente una noia furibonda, ha dato i natali ad un lavoro assolutamente fuori da ogni canone e genere.
Questo disco potrebbe regalare momenti orgiastici sia ad uno stalker dei Nine Inch Nails sia ad un punkabbestia dal rave facile, senza dimenticare il nerd frustrato diviso tra porno e videogiochi, il quale apprezzerà molto la settima traccia ‘Super Mario Blast’ per ovvi motivi. In sintesi l’effetto che regala il disco è di assoluto straniamento da una parte, come se un giorno ti ritrovassi al Lollapalooza e come headliner ci fosse Umberto Smaila, dall’altra ci si sente più allucinati del Jim Morrison che si battezzava “re lucertola” nelle tranquille passeggiate lisergiche nel deserto californiano. Se vi piace stordirvi di suoni lo-fi a pazza velocità e preferite il caos all’ordine, questo è il vostro disco. Se invece vi trovate a vostro agio ad una messa cantata e la cosa più caotica che avete fatto è stato non rifarvi il letto, allora consiglierei uno specialista. Buon ascolto.
Voto: 7
Davide Giustozzi