Slobber Pup ‘Pole axe’


(Rare Noise 2015)

Secondo lavoro per il supergruppo formato da Jamie Saft, Joe Morris, Balazs Pandi e Mats Gustafsson, che ha preso il posto del dimissionario Trevor Dunn.
Se non l’avete capito si tratta del miglior avant-free-jazz in circolazione.
“Pole axe” è costituito da tre brani. Il primo, Pole of combustible memory, sfiora la mezz’ora, e dentro il quartetto si lascia andare a vari momenti contraddittori di sperimentazioni con alti bassi, tra corse in accelerazione e rallentamenti, momenti incostanti, fraseggi vari e allucinazioni.
Bring me desire and arrows to shoot dura soltanto quasi diciotto minuti, durante il quali il gruppo si lascia andare a fraseggi psichedelic-jazz, che evocano Sun Ra.
Il terzo brano, infine Incendiary axe, che dura soltanto poco più di quattro minuti e mezzo è dotato delle repentine svisate di Gustfasson, di intrecci repentini e scontri frontali da cui però tutti e quattro escono illesi, proprio come l’ascoltatore!

Voto: 9

Vittorio Lannutti

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