(Autoproduzione 2015)
Opera celebrativa per il cinquantesimo anniversario della fondazione della repubblica di Cipro, nata da un’idea del sassofonista Yiannis Miralis successivamente sviluppata dal compositore pugliese Nicola Pisani.
Per voce solista, voce recitante, coro ed un ampio ensemble a cavallo fra jazz e musiche tradizionali.
A prima vista roba da far tremare i polsi all’ascolto.
Ma questa registrazione dal vivo presso l’aula magna dell’università La Sapienza di Roma, riesce a fugar i non pochi timori, dosando a mestiere strumentazione canonica (corde, fiati, battiti e tasti), matrice etnica (oud, varie percussioni a cornice e bouzouki), asciutta tesa narrazione ed i vortici contemporanei del coro.
Cinque composizioni aperte dal frinire dei grilli di Thalasses (severe rifrazioni classicheggianti che svampano in un dirompente movimento d’insieme).
Le parole dure come pietre di Conduction n°52 (voce e coro fluttuanti su lividi grovigli strumentali).
Cypriot Popular Song, nostalgia, orgoglio e panorami cotti dal sole che tengon insieme i cocci del cuore.
La conclusiva Musiki prosegue nella stessa direzione integrando eleganti segnali jazz e poi, come dimenticar il trascinante funk Mediterraneo di Insulae?
Musica libera, dove lo sforzo e il dolore che la ricerca della libertà comporta, è ben evidente ad ogni passaggio.
Voto: 7
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