(Unfathomless 2015)
L’ambiente sonoro del Porto Turistico Internazionale di Chiavari
(Genova) catturato tramite uno Zoom.
Ad ispirar quest’uscita (la
ventiseiesima) per il progetto/label Unfathomless (edizioni
limitate di riflessioni sonore, circa lo spirito dei luoghi e il loro
riverbero interiore), ci entra l’arte della passeggiata, l’urto del
vento, una citazione ebraica dalla Genesi tratta da un libro di Erri
De Luca, le considerazioni annesse e le illuminazioni
connesse.
Una serie di cinque registrazioni di campo, eseguite e
successivamente editate attenendosi in ogni fase ad una
sovrapposizione di elementi (parola, numeri e ricorrenze temporali)
che ne determinano lunghezza, posizionamento microfonico e l’attimo
esatto della ripresa stessa.
I materiali viaggian di pan fra un
canale e l’altro, aperti e chiusi da click smussati, s’intubano e
isolano, offrendo panoramiche inedite ed eventi improvvisi, divisori
e descrittivi.
A tarda notte e alle prime luci presumibilmente.
Cordame in attorcigliamento (strangolante/costante), gabbiani
venefici in richiamo, portuali solitari immersi in silenziosa
attività, qualche ferraglia in ciclico tintinnio e il rumore
di fondo dell’universo.
Nulla è immobile.
Tutto
risuona.
Strato su strato (come pelle).
Voto: 7
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