(Climta/SyncopeManagement 2016)
Dedicano questo loro secondo lavoro agli ultimi vent’anni di rock i francesi Climat, quartetto strumentale attivo dal 2010.
Eredi della tradizione post rock i Climat hanno sempre un ritmo sostenuto e calzante, i brani, infatti, sono sempre dialettici e calibrati. Tra momenti più riflessivi (Promis, demain j’arréte) e avvolgenti (Bird color inside), il quartetto esalta e riesce magistralmente a coniugare post rock e post core nell’accelerata “Surpiqùre orange” e affascinano i cadenzati e morbidi cambi di registro stilistico di Malabar. Se con Correspondance anonyme il quartetto si lancia in cavalcate epiche, con variazione metal-math, in odore di The Battles, con Barracuda, la tensione si tramuta in un portento carico e vigoroso.
Proprio un bell’omaggio agli ultimi vent’anni di post rock e dintorni!
Voto: 8
Vittorio Lannutti