(Innova 2015)
Come molti suoi illustri predecessori, il compositore americano John Fitz Rogers raggiunge l’apice della sua produzione con questa opera per coro, voci soliste, organo e orchestra, scritta nel 2010 per celebrare la riapertura di una cattedrale ottocentesca nella Carolina del sud. I testi in latino, tratti da scritti neo-platonici di Boezio e dal ‘Libro dei Salmi’, raccontano i misteri della creazione, della vita, del peccato e della redenzione. Ad essi il Nostro si accosta con umiltà, mai prevaricandone la portata, ma amplificandone il senso con una scrittura tersa e ispirata, di minimale limpidezza, senz’altro memore della lezioni di Glass e Reich. Ampie armonie definiscono le regioni emotive nelle quali gli avvolgenti canti corali, talora intonati da un coro di bambini, si distendono. Alle voci soliste sono affidati i momenti di maggiore drammaticità, mentre l’orchestra segue la trama narrativa, creando all’occorrenza atmosfere intensamente meditative o conducendo, con trascinanti cavalcate degli archi, verso un estatico rapimento. I temi più profondi, quelli che mettono a nudo le nostre anime, meritano – così è scritto nelle note di copertina – grandi opere d’arte: ‘Magna Mysteria’ è una di queste.
Voto: 8
Filippo Focosi