Todo Modo ‘Todo Modo’


(Goodfellas 2015)

Con gli Afterhours praticamente in stand-by, dopo la dipartita del chitarrista Giorgio Ciccarelli e dello storico batterista Giorgio Prette, Xabier Iriondo, che non è in grado di stare fermo, data la sua vulcanica creatività, ha allestito due supergruppi. Si tratta dei Būnuel e dei Todo Modo.
Non è un caso dunque che due delle cose più interessanti uscite in Italia alla fine del 2015 abbiano come motore noise Iriondo. Questo la dice lunga sull’importanza di questo chitarrista che oltre agli Afterhours ha militato in decine di progetti, tutti di ottima qualità.
Il progetto Todo Modo vede in formazione, oltre a Iriondo, lo stesso Prette e Paolo Saporiti alla voce, a cui Iriondo ha prodotto i lavori da solista.
Il rischio di un lavoro di questo genere è il confronto con un colosso come gli Afterhours, tuttavia, il trio, giustamente impavido, consapevole del rischio, ha affrontato la ‘sfida’ con autorevolezza e alla fine i risultati sono ottimi.
Intanto, Iriondo qui si è sentito molto più libero di esprimersi come vuole, dato che usa chitarre, pedali e aggeggi vari, inoltre ha anche mixato il disco. Prette ovviamente suona con la consueta professionalità, mentre Saporiti riprende alcuni stilemi dei lavori solisti, soprattutto quelli relativi alle relazioni amorose, evidenziando tutte le contraddizioni e le difficoltà della vita di coppia.
Diciamo subito che Come fossi Dio è l’unica che ha un evidentissimo riferimento agli Afterhours, mentre per il resto poco niente, in parte anche Soffocare, ma l’electro-noise di cui è intrisa le dà un tocco quasi industrial. Il noise dunque domina in gran parte del disco, ma che si sposa bene con il piglio pop-rock, e a volte evocativo, di Saporiti, anche quando le chitarre sono in acido (La via) e affascinano le improvvisazioni di Iriondo in Il mio amore per te.
In sostanza si tratta di un lavoro dove sono stati ben bilanciato noise, pop-rock e sperimentazione

Voto: 8

Vittorio Lannutti

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