(Consorzio ZdB 2015)
I toscani mi danno sempre grandi soddisfazioni. Soprattutto musicalmente. Riescono sempre a trovare un escamotage mai banale, magari semplice ma efficace, per ogni situazione. È il caso dei Rumore Rosa, terzo album fatto di un pop rock raffinato, semplice e molto orecchiabile con qualche deriva romantica e vaporosa da synth pop. Un lavoro maturo ed attento. Troverete testi pieni di immagini mai ridondanti in perfetta linea con il sound dove le chitarre sono sempre in prima linea, accompagnate da una batteria leggera e guidate da una bellissima voce femminile seducente ma decisa che spesso mi ricorda quell’ Antonella Ruggiero anni ’80 che tanto amo.
Un disco suggestivo (come il loro nome che probabilmente si avvicina molto alla loro concezione di sound e alla loro estetica più profonda sicuramente ben definita) da ascoltare dall’inizio alla fine. Vi segnalo l’eterea Come dimenticare, la cattiva Alice ti odio (dal basso deciso) e la trascinante Tutti Fioriscono in Primavera.
In effetti, ascoltando questo disco, mi sono trovata catapultata nel mese di Aprile.
Voto: 10
Rachele Paganelli