Gian Marco Basta ‘Secondo Basta’


(FonoFabrique 2016)

Artista poliedrico, attivo nel campo della poesia, del teatro e della canzone, Gian Marco Basta pubblica il suo secondo disco, nel quale si diverte ad ironizzare su molti aspetti della vita, concentrandosi soprattutto sulle mille sfaccettature della vita di coppia.
Nel suo background c’è moltissimo della tradizione cantautorale italiana, sia impegnata socialmente, sia poetica, sia ironica, per cui in questi dodici brani sono evocati, quando non citati esplicitamente personaggi come Francesco Guccini, Enzo Jannacci, Francesco De Gregori, Roberto ‘Freak’ Antoni, Charles Bukoswki e Moliere, passando per la tradizione del teatro-canzone che va da Giorgio Gaber a Dario Fo. I generi musicali sono abbastanza variegati, per cui troviamo il blues sul tradimento di Che ti insetto ti ha punto, il jazz sull’emarginazione sociale di Cerco casa e il folk di omaggio a Bologna di Tolé (Zikipakipù), passando per il country-rock sulla ludopatia di Una vita per la SNAI.
Nel complesso il disco si lascia ascoltare, ma Basta non riesce ancora a trovare una sua strada, dato che troppo spesso risulta derivativo.

Voto: 6

Vittorio Lannutti

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