(Overdrive 2016)
Per questo quinto lavoro Nicola Manzan/Bologna Violenta si è avvalso della preziosa collaborazione del batterista metal Alessandro Vagnoni, con cui ha composto tutte le sedici tracce; al disco, inoltre hanno collaborato anche altri artisti.
Come sempre Manzan mette tutto sé stesso nel suo lavoro, passione, tecnica, istinto, emozioni e questo disco è ispirato alla tendenza violenta e alla morte dell’uomo. L’approccio musicale è quello di un prog-metal-hardcore a volte barocco (Il tempo dell’astinenza), altre epico (Passetto, I postibroli d’Oriente).
Mai domo, ma sempre inquieto Manzan porta avanti un sound spesso tellurico, nel quale è ben delineato lo spirito del disco e le motivazioni che stanno dietro la composizioni dei brani, anche quando partono da un approccio classico (Chiamatela rivolta) o si lascia andare al progressive in accelerazione (Un mio amico odia il prog).
Dopo l’esperienza intensa e preziosa del lavoro precedente “Uno bianca” Manzan ci tiene a precisare che “Discordia” non è un disco politico, né un disco di cronaca, infatti è molto introspettivo ed intenso.
Voto: 8
Vittorio Lannutti
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