(Amirani 2015)
Ipotesi di frontiera altamente
persuasiva quella contenuta in “Scenes From A Trialogue”.
Dove
il trio Gianni Mimmo (sax soprano), Martin Mayes
(corni) e Lawrence Casserley (signal processing
instrument/percussioni), suggerisce un percorso intriso di
opalescente grazia aliena.
Espanse masse fluttuanti e radianti
evoluzioni, una sottile vibrazione ancestrale a fremer tensiva
sottopelle.
Fra azione corale e ricerca tonale.
Staticità
livida e circolare, non disdegnando un asciutto rigore
contemporaneo.
Baratri di metalli, aggrovigliati e risonanti (il
batter di un maniscalco nel medioevo e un involo in sfiamma
ritual/astrale).
Che pigolante nello spazio, espone tratti
cameristici trafitti e sbrecciati (Act 1, Scene 1:
Intimacy).
Dissolvenze e dettagli, persi una una notte muta
(Act 1, Scene 2: Open Space).
Ipnotico rumore di fondo
dell’universo (Act 2, Scene 1: Sacred Site – Procession,
Act 2, Scene 2: Sacred Site – Dark Ritual).
D’astratto e
ispido lirismo noir, con la ruggine sulla lingua e silenzio
tutt’attorno (Act3, Scene 1: Starting A Journey, Act 3,
Scene 2: Into Space).
Tra le migliori produzioni del catalogo
Amirani.
Voto: 8
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