(Ravello 2016)
Se una delle pianiste più interessanti e avventurose del nostro tempo, vale a dire Jeri-Mae Astolfi, si interessa al tuo lavoro e dedica un intero Cd al tuo repertorio per pianoforte, è già di per sé un segnale del valore del progetto discografico in questione. Un pregiudizio positivo mi ha dunque avviato all’ascolto delle composizioni per pianoforte solista di Betty R. Wishart, e l’ascolto non ha fatto che confermare queste positive premesse. Una delle cifre distintive del linguaggio di questa compositrice risiede nella costruzione di rarefatte sequenze di accordi e arpeggi che spesso toccano i registri più bassi della tastiera, sortendo effetti di misteriosa e introspettiva evocazione: si pensi alle Night Visions, alle astratte geometrie delle Sonate. A far da contrappeso sono le due brillanti e virtuosistiche Toccate, mentre le 12 variazioni su un tema innodico e la breve Remebrance rivelano il lato più emozionale dell’Autrice, nella vitalità ritmica delle prime come nella contenuta malinconia della melodia che attraversa la seconda.
Voto: 7
Filippo Focosi