Nicola Battisti ‘Bellissimo così’


(Cabezon Records 2016)

Il cognome non evoca casualità di accostamenti del tutto avventati, anche se Nicola non è per nulla laziale – veronese, invece. Il cantautore veneto – che, in qualche modo, come il suo più famoso omonimo, fa comunque “squadra” per la scrittura e la realizzazione: in “Bellissimo così” sono infatti della partita come coautori e co-artefici sonori Mirko Tommasi e Jacopo Gobber – lavora su un canovaccio di nove canzoni che vorrebbero essere amichevoli per e verso l’ascoltatore, ma non facilone: in qualche caso, La mia vita nuova e Ti porto al mare, ci riesce bene.
In sostanza, tutto ruota attorno alla bella voce “italiana” – ecco, in questo non c’è Lucio – di Battisti, qui contornata da suoni meno acustici e più “moderni” – leggasi elettronici – rispetto all’esordio del 2013, già recensito su Kathodik (Nicola Battisti ‘Nicola Battisti’).
Comunque, un passo avanti in confronto a tre anni fa.

Voto: 6

Marco Fiori

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