(Nulla Officine Discografiche / Imbecillity Kills 2016)
Con una formazione rinnovata i Requiem for Paola P a sei anni dal precedente disco pubblicano questo lavoro, con il quale mantengono un livello qualitativo molto alto.
L’approccio è sempre quello del post-hc, ma mai rigido, anzi flessibile e in grado di prendere varie direzioni.
Il tema portante del disco è quello delle origini, della terra e delle radici, vale a dire la natura, intesa sia in senso biologico, che esistenziale, ma nel suo carattere impietoso, vitale, distruttivo e salvifico. In altre parole i bergamaschi recuperano e rivendicano la vera essenza dell’hc, molto introspettivo e soprattutto esistenzialista, divenendo anche emo-core.
Il ritmo spesso serrato prende le direzioni di un punk serrato (Nulla va lasciato (tra i denti)), della fusione sospesa tra post-core ed emocore (I rami oltre) o del post punk (Alluvioni cambiò).
Ben riuscita la digressione di Tutti questi piccoli cavalli con fiati da frontiera e con testo particolarmente esistenziale.
Centro pieno!
Voto: 8
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