(Innova 2016)
Per la serie saxere aude. Nick Zoulek spinge avanti con la sperimentazione le possibilità sonore e musicali del sassofono. Lavora con la spazialità del suono, con la distorsione, con la ripetizione, con l’intensità, affrontando lo strumento da diverse prospettive e con procedimenti vari: respirazione circolare, combinazione di suono strumentale e voce umana, spettralismo, uso dei microfoni, ecc. Nati come improvvisazioni, i diversi brani sono stati poi rielaborati a partire dalle performance da cui il sound artist Jason Charney ha poi estratto le 12 tracce qui presentate. Sulla scia di John Zorn e Anthony Braxton, giusto per buttar lì qualche nome celebre, Zoulek trasporta il sax verso nuovi orizzonti solistici, trasportando a sua volta l’ascoltatore dentro le sue nuove dimensioni. Non un capolavoro, ma un eccellente e autentico lavoro di ricerca.
Voto: 8
Alessandro Bertinetto