(Navona 2016)
Compositore estroverso, il giovane portoghese André M. Santos, a partire dalle brillanti note introduttive in cui cerca di fornire chiavi extra-musicali (già suggerite dai titoli evocativi) per penetrare nei segreti della sua musica. Musica che è senz’altro vitale, ricca di vigore e varietà ritmica, di un dinamismo costante e in continua evoluzione: si ascoltino, ad es., il trio iniziale per flauto, oboe e pianoforte, o i due pezzi per fisarmonica. Si colgono, nel fraseggio, accenti jazzistici, pur nell’ambito di un solido impianto formale, evidente nella capacità di intessere trame contrappuntistiche di notevole densità. Non mancano momenti di distensione lirica, come nel suggestivo trittico per chitarra, venato di una malinconia dalle tinte brasiliane. Gli influssi sudamericani sono presenti anche nel trio per clarinetto, oboe e pianoforte, dove motivi ritmici di origine peruviana sono usati con grande scaltrezza e inventiva per evocare diversi e cangianti scenari della città di Lima. Altra particolarità dello stile di Santos è che la sua scrittura invita i musicisti a un approccio fisico, quasi viscerale ai propri strumenti. Il Cd si chiude con un sorprendente e ironico collage cubo-futurista per marimba/vibrafono ed elettronica; un’ulteriore sfaccettatura della poliedrica personalità di Santos, autore senz’altro da tenere d’occhio.
Voto: 7
Filippo Focosi