(Navona 2016)
La pianista Cicilia Yudha propone in questo Cd della Navona alcune pagine pianistiche di due grandi, ma talvolta trascurati, protagonisti della musica del Novecento. La Sonata No.3 del francese Robert Casadesus si apre con veloci fraseggi dal tono lievemente inquieto, saltuariamente rasserenato da una suadente melodia. Lo stupendo movimento lento centrale ruota attorno a un tema malinconico ma nient’affatto oppressivo, che segue un incedere misurato e finemente intessuto. Il rondò conclusivo torna alle rapide e brevi figurazioni ritmiche iniziali, con ritrovato vigore e contagioso ottimismo. Una irrefrenabile joie de vivre attraversa anche la Toccata, che segue i binari di un frenetico e brillante motorismo ritmico. Più imprevedibile è la scrittura di Henry Dutilleux (francese anch’egli), come si evince già dalle sue pagine più brevi, l’evocativo Blackbird e gli eleganti e virtuosistici sei pezzi brevi. Maggiormente influenzato dall’impressionismo che dal neoclassicismo ironico dei Les Six (che affiora invece in alcune pagine di Casadesus), Dutilleux si ispira, per la sua grandiosa Sonata, ad autori come Bartok e Prokofiev, pur riuscendo già a sintetizzare le molteplici influenze in un linguaggio originale, che acquisirà viepiù autonomia nel corso dei decenni a venire. L’ambiguità armonica con cui l’Autore gioca conferisce alle splendide melodie una certa sensualità ed elusività espressiva, pur senza far perdere loro la rispettiva fisionomia. Flessibilità ritmica e ricchezza di contrasti dinamici e timbrici sono abilmente controbilanciati da un rigore contrappuntistico e strutturale che ha nel corale e variazioni del magniloquente e dinamico movimento finale l’esito più alto. L’interprete Cicilia Yudha è eccellente nell’affrontare un repertorio così ricco di spunti tecnici, formali ed espressivi, che invitano a un ascolto attento e partecipe.
Voto: 10
Filippo Focosi