(Canalese Records 2016)
Il rock/folk genuino e autunnale di Nicolas J. Roncea – già voce dei Fuh – e della sua band, sempre convincente, non brillerà certo per sperimentalismo. Ma la musica funziona, altroché: le sei canzoni sono tutte memorabili ed entrano facilmente in testa con una punta agrodolce. Le melodie e gli arrangiamenti mi ricordano molto quelli di Elliott Smith, oppure degli Iron & Wine. Insomma, quel cantautorato che odora di stufe a legna. Ma il tutto non è così pienamente “statunitense”; come se ci fosse un’eco anche di shoegaze, del tipo degli Stone Roses – la prima traccia Find Me aggiunge un distorsore che non troveremo in una band del Tennessee. Complessivamente un bel disco, estremamente godibile.
Voto: 9
Gianni Zen
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