di Marco Paolucci
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Antefatto: ricerco il volume in libreria dopo aver letto la recensione su un giornale, e la libraria me lo trova alla sezione gialli. Che in un certo senso ci sta pure dato che il saggio di Stephen Witt ‘Free Cosa succede quando un’intera generazione commette lo stesso crimine?’, ha il titolo che tende all’equivoco. Infatti il titolo originale ‘How music got free: the End of and Industry, the Turn of The Century, and the Patient Zero of Piracy’ rende sicuramente meglio l’idea ma la creatività italiana nelle traduzioni non conosce limiti né confini. Tornando al libro il saggio racconta con particolari dettagliatissimi e in modo documentatissimo fornendo moltissime informazioni, la nascita e l’evoluzione della pirateria musicale dell’ultimo ventennio, dalla creazione dell’mp3 ad opera dell’ingegnere tedesco Karlheinz Brandenburg alla storia del più grande pirata musicale esistito. Un racconto che mostra luci e ombre di un mondo costellato da invenzioni geniali e discografici senza scrupoli, un mondo dove il confine tra lecito e illecito è più sottile di un quello che si pensa e dove si racconta una rivoluzione fatta da un manipolo di poche persone. In pratica questo è un libro da avere, che siate appassionati di musica, pirati e bucanieri, o solamente curiosi; una cosa è certa… non rimarrete delusi.
Stephen Witt, Free. Cosa succede quando una generazione commette lo stesso crimine?, Torino, Einaudi, 2016