(Neurosen/SRI 2016)
Abbandonati la lingua italiana e l’approccio pop-cantautorale, Angela Kinczly si ripresenta sul mercato discografico con questo Ep, nel quale vira verso sonorità elettroniche.
L’Ep è stato curato da Francesco D’Abbraccio degli Aucan, band con cui l’artista italo-ungherese ha collaborato, e l’impronta è stata quella di un sound nel quale emergono elementi dell’elettronica della Bristol degli anni ’90, di Berlino dei primi anni 2000, tra techno-ambient e dubstep.
La cantante riesce efficacemente ad addolcire sonorità spigolose con la sua voce suadente e d avvolgente, come nella dialettica Dark secret love o nell’ansiogena Tense disorder.
Un Ep di transizione, che molto probabilmente servirà a definire alla cantante italo-ungherese la nuova direzione da intraprendere.
Voto: 7
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