(Autoproduzione 2016)
Il quinto solo, del percussionista d’Ivrea Massimo Barbiero,
vive e batte, di un’anima fatta di forte vento teso.
Che rispetto al precedente per sola marimba, “Simone De Beauvoir”,
s’offre al respiro del mondo, sulle ali di un ampio dispiego
strumentale. Batteria, marimba, vibrafono, glockenspiel, timpani,
bodram, gongs, tank drum, wavedrums e qualcos’altro, impregnato di
terra e silenzi. Intrico rigoglioso, di risonanti estasi
metalliche e ruggiti incombenti di pelli, legni e sonagli.
Fra ninna nanne secolari struggenti e saettanti caraccolli
all’imbrunire. Pietra contro pietra. O nel punto esatto, in cui
la sabbia incontra il mare.
Voto: 8
Marco Carcasi