(Boring Machines 2017)
La nuova uscita del comasco Adamennon dopo il pregevole
split con Altaj (sempre su Boring Machines), è
un cupo squarcio astrale di cupa e malsana psichedelia non
convenzionale. Figlia della follia horror di Dario Argento
e dei Goblin, quanto non distante, dalle tese ambientazioni
(in immagini e suoni) di Carpenter.
“Le Nove Ombre Del Caos” sono una vera e propria colonna sonora originale per
una pellicola mai realizzata. Maestosi organi e tastiere a scandir
passi e apparizioni (improvvise e destabilizzanti), maligne litanie,
feroci scansioni ritmiche spiattellanti, urla strappate, sinistri
girotondi da carillon satanico e gocce di rugiada pianistica a
pacificar i nervi tesi. A succhiar indifferentemente linfa vitale
dalla tradizione dei compositori nostrani di settore dei tempi che
furono, da certo prog epico/solenne, quanto, dall’aggressività
del black metal e da lunari espansioni ambient.
D’ubriacante impatto e lucida strategia nell’alternanza di marosi in tempesta e
zone (uhm…) maggiormente distensive.
Se ne esce sgomenti, intimoriti e sanguinolenti, ma in qualche maniera, pronti per un altro macabro giro di valzer, stretti/avvinghiati ad una
sposa/scheletro. Il buio sempre in attesa dietro la porta socchiusa.
Voto: 7
Marco Carcasi