(Boring Machines 2017)
Erano otto anni che Adriano Zanni non rilasciava nessun
cenno di attività musicale, ci si accontentava di seguir le
tracce delle sue immagini ed ogni tanto, andarsi a riascoltar
qualcuno dei suoi album (sotto il moniker Punck).
Ci è voluto un live milanese a celebrar i dieci anni di Boring Machines
a rimetterlo in pista. Un sette pollici questo, veloce e
riassuntivo dell’operato di Zanni. Spatolate leggere di ambient da
ascolto profondo, insistenze circolari ritmiche aliene/alienanti,
intrusioni di stralci audio filmici. Detta cosi, par nulla, ma
l’equilibrio nel montaggio di ogni singolo elemento, viaggia sempre
fuor dalla portata dei più. In arrivo un album.
Datemi retta almeno una volta, fate conoscenza con le sue opere passate,
“Nowhere Campfire Tapes”, “A Costant Migration
(Between Reality And Fiction), “Piallassa (Red Desert
Chronicles), il condiviso con i commoventi Logoplasm “Drunk
Upon Thy Holy Mountain” e se avete fortuna e li beccate, “A
Movie Without Images” e l’antico “Mu”.
Potreste innamorarvi.
(Permettetemi: Bentrovato Adriano!)
Voto: 7
Marco Carcasi