(Arte Tetra 2016)
Nona ascetica release da parte della beneamata Arte Tetra, uno split condiviso dalla creatura di Nicola Giunta, The Lay Llamas, e dal quartetto marchigiano dei Tetuan, ossia Luigi Monteanni (chitarra, clarinetto), Matteo Pennesi (tastiere, synth), Cristiano Coini (basso, tastiere), Edoardo Grisogani (batteria, campionatore), due di loro anche responsabili della stessa label. Il filo conduttore è un costante fil rouge tra psichedelia krauta dilatata, slabbrata e adulterata da intrecci ritmici – e mentali – tribali, in cui non è difficile sentirsi ardere anche dall’odore acre e rovente del deserto. Tutto ciò si avverte appena parte The Big Calm of Transition a firma Lay Llamas, dove Giunta (synth, chitarra elettrica e acustica, percussioni, flauto, bongos, cymbal, djembé) è accompagnato da Andrea Davì (batteria, bodhràn, lali drum, indian bell, bongos) e Marco Bernacchia (vocalizzi, lead andpercussion acoustic guitar), tutti alle prese con un vasto armamentario strumentale che ben lascia trasparire l’essenza minimalista della proposta. Pensate se Jorge Reyes e Steve Reich venissero coverizzati dagli Spaceman 3 sotto abbondante effetto di morfina. Ecco il quadro ipotetico prodotto: drones altalenanti, tablas ipnotiche e narcotiche che, cullandoci la mente con ninnananne circolari, ci conducono alla fine di un lungo sentiero riflessivo che ambisce i 20 minuti.
Più post-kraut-rock oriented l’entrata in campo dei Tetuan con Jujù, minutaggio decisamente più stringato, insistenti e ossessivi al punto giusto, i quali cambiano registro poi con Lame Rosse, dove il mood psicotico del quartetto è scolpito con accenti tribal e dinamiche minimaliste, ritmo angoscioso che fa da cornice a divagazioni psych provenienti dal sottosuolo. Ancora una volta menzionare Jorge Reyes è d’obbligo, ma ora se messo nelle mani dei primi Animal Collective, quelli più aciduli e weird che abbiamo amato di più.
Complimenti come sempre all’opera artigianale e di nicchia di casa Arte Tetra, che anche alla bisogna aggiunge un altro gioiellino al suo delizioso catalogo.
Voto: 7
Sergio Eletto