(Balkan Veliki 2017)
Due chitarre elettriche, un clavinova e dei pad elettronici in
azione strobo dalla Macedonia.
Tre lunghe composizioni fluttuanti
e ingarbugliate. Bizzarrie di elettronica sci-fi, agoniche
apparizioni di stralci classic rock immersi in disosso, qualche
evoluzione gorgogliante e la tendenza a mutar nel breve in irritante
tappezzeria da sala giochi colta/snob.
Un’Arkestra in serata molto di luna storta.
Voto: 4
Marco Carcasi