(Bruit 2016)
Il fisarmonicista svizzero, interpreta due movimenti in solo
ideati dai compositori Christian Kesten e Stefan
Thut. Silenzi, osservazione delle caratteristiche strumentali,
bave di suono filiformi in stratificazione controllata e differenze
tonali (primo brano). Silenzi, osservazione delle caratteristiche
strumentali, bave di suono filiformi, differenze tonali, leggere
rientranze dell’ambiente circostante, netto il passaggio di un cane
(secondo brano). Mind music? Riduzionismo oltranzista? Vampa
cageiana? Tutto può essere. In cuffia il gatto non
scappa. A lasciarlo in propagazione nell’ambiente, qualcuno
accanto a voi potrebbe aver da ridire. L’azione è
encomiabile e non raffazzonata, il risultato, uno studio espressivo
credibile e concentrato, l’ascolto, se non adeguatamente frollati,
una certa prova di coraggio. A me non dispiace, ma starci accorti,
in questo caso è più che un invito.
Voto: 6
Marco Carcasi
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