The Argonauts ‘Here Come The Argonauts!’

(Accretions 2016)

Quattro musicisti giapponesi d’estrazione impro/experimental in
libera uscita (DB, Risa Takeda, 3ch e il veterano Marcos Fernandes, chitarra/tastiere/basso/batteria), a spiattellar un crash lisergico strumentale a base di surf, garage sixties, cadenze dub e paturnie bluesy.
Ritmica solida spesso piantata in quasi loop e melodiose stratificazioni in avvampo di feedback/wha-wha. Scorticati ed energici quel che basta.
Pow wow allucinato l’iniziale Creepy Crawlies, malinconia
sbarazzina Let’s Dance Just Like We Did, asciutto e divertito
avant-dub (The Essence e Argo Dub), in Young Man
Dies In The Holy Valley
pensi a Cope e pensi ai Teardrop
Explodes
, Burning Poppies e One For The Road, uno
scintillio ruvido e pestato di urbano neon blues.
Una singolare inquadratura post (psych) rock.

Voto: 7

Marco Carcasi

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