(Setola di maiale 2016)
Il duo composto da Sergio Camedda (campionatore) e Giampaolo Campus (zither) esplora da anni le possibilità creative dell’improvvisazione. Qui, usando il campionatore soprattutto per produrre il timbro del piano e suonando la cetra in modi anche e soprattutto inusuali (persino ‘preparandola’ così come John Cage ‘preparava’ il piano), presenta una musica sospesa e intensa, calma solo all’apparenza. È una musica generata attraverso il costante interplay tra i due strumenti: una specie di musica da camera, come giustamente riportano le note di copertina. Una musica curiosa, nei due sensi del termine. Attenta ai minimi particolari, emergendo dal silenzio e dalle sue vibrazioni senza trascurare un minimalista melodiare, va audacemente alla ricerca del suono e del suo senso, raschiando al fondo delle note, rischiando di non piacere. E così, curiosamente, piacendo. Non sempre questa scommessa si vince. Qui sì.
Voto: 10
Alessandro Bertinetto