(Weird Tapes Rekords/Still Fucking Angry/Musica per Organi Caldi/Narvalo Suoni/Insonnia Lunare Records 2016)
“One man band, batteria amplificata tramite microfoni a contatto e voce, beats, lo-fi”, migliore introduzione non ce n’è: un uomo, uno strumento, qualche ammennicolo elettronico che non guasta e tanta tanta voglia di urlare. Dal primo proclama strɔŋz streɪnʤ strɪŋ che solo a digitarlo viene naturale digrignare i denti in spasmodica attesa di quello che verrà, al funk decelebrato di strɔŋz streɪnʤ strɪŋ, bel respiro, contate fino a uno e immergetevi con il pezzo successivo, ʌnənˈtɪl juˈwɑnə che sembra math noise ma non è, sembra qualcosa ma difficilmente si capisce, sempre grazie agli ammennicoli di cui sopra. ɔlˈ rɛdiwʌn rimanda ad una banda senza la banda ma fa la caciara della “banda” di paese, “armata”, “amata”, scegliete voi quello che più vi aggrada; wɛz ma’duti è il delirio sonico vocale che chiude il lato A della cassetta, aspettate la fine del nastro (anche ideale) e poi via con il lato B: anche qui la musica, per fortuna, non cambia: roʊtər sembra una samba distorta e malata a cui manchi una nota ogni tre, məˈʃingən ˈpɔrtɪshɛd un accenno di blues come se piovesse, e ancora e ancora oʊ! akænt dɪˈzɑlv sano punk? Mah, diciamo di si, ulakàrtanɔ chiusura in bellezza… solo sillabe incollate insieme che dichiarano l’amore per la musica e per il sano e liberatorio urlo! Da gustare in cassetta, se non avete il necessario cercatelo, ma soprattutto da gustare e basta!
P.s. Chi non ha il mangianastri si rivolga a Bandcamp!
Voto: 7
Marco Paolucci