(Boring Machines 2017)
Il progetto Barnacles, origina da uno sbuffo di noia di
Matteo Uggeri, che dopo anni di sperimentazione
(frammentata/stratificata di meditata complessità, fra
microsuoni, accartocciamenti digitali, drones e registrazioni
d’ambiente), vorrebbe un approccio più semplice e
diretto.
Dunque, il minimo è ciò che serve, il minimo è ciò che si utilizza.
Un drone, un field recording, una traccia di batteria campionata, poi, filtri e effetti a volontà.
Quattro composizioni che si presentano, si accendono e poi declinano una dentro l’altra, ad intrecciar fili di memorie kraut/post punk (I Hate a Barnacle), piste da ballo solitarie in strobo ascensionale (As No Man Ever Did
Before), zone di rituale minimalismo in plumbeo sferragliamento
detritico (Not Even a Sailor), soleggiate screpolature
ambientali e lo sforzo di un passo e un altro passo (In a Slow-Sailing Ship).
Ci auguriamo altri momenti di simile noia.
Voto: 7
Marco Carcasi