(Louder Than War 2016)
Un poco rilancia e un poco ci marcia “Inner Space / Outer
Space”, album remix del fortunato “Dark Matter / Dark
Energy” del 2015, che aveva segnato la rentrée sulle
scene della band inglese dopo oltre venticinque anni di
assenza.
L’originale esposizioni di spigoli (post) punk della band
capitanata da John Robb, veniva in quell’occasione declinata
in affilato urto noise rock, spesso in paturnia
astral/lisergica.
Urgente e coerente con i propri trascorsi ed il
proprio oggi, senza nessuna concessione se non quella di un credibile
martellamento prolungato per le quattro facciate del doppio album.
E nel panorama fiacco del presente, i Membranes menano a due
mani. Ora, questa raccolta, tutto sommato, tende a normalizzare il
morso di “Dark Matter / Dark Energy”, esibendo un’insieme
d’interpreti, d’attitudine experimental carognesca di comprovata
stagionatura.
A non dispiacer affatto, il Mark Lanegan di
Dark Energy avvolto in rigogliosa, cupa battuta astral/dub, la
scorbutica insistenza dei Godflesh alle prese con 21st
Century Man, lo scorrevole muoversi a tempo di Reverend And
The Makers, l’inossidabile Keith Levene in deriva ambient
lisergico/percussiva in Dark Matter.
Il resto (Youth, In The Nursery, Mark Stewart, Therapy?,
Alexander Hacke, Carter Tutti, Phillip Boa,
Clint Mansell, Manic Street Preachers, Die
Flidermaus, Tunnelmental, Barfak), si agita nel
solco di un non pervenuto, fra istanze digitali e accenni di digrigno
denti non propriamente fra i più riusciti.
Peccato. (Se ne avete voglia, a capofitto sulla bella ed economica raccolta
“Everyone’s Going Triple Bad Acid. Yeah! The Complete
Recordings 1980-1993”, questo si, un gran bel regalo da farsi…).
Voto: 7
Marco Carcasi