(Touch 2017)
In immersione, non vedi un nulla ad un palmo dal naso, la corrente
tira, sbatti addosso a roba che non vedi ma senti, la corrente tira,
altra roba che ti sbatte addosso, continui a non vedere una mazza,
hai un problema.
E il primo lato, in modalità: bolo stordente cosmico/elettroacustico, passa.
A seguire, uno sguardo astral/pastorale in sguazzo Tangerine Dream.
Improvvisa/taglia/cuci per synths analogici, mellotron,
piano elettrico, chitarra, clarinetto ed effetti assortiti, se ne
occupano David Knight e Stephen Thrower (ad armeggiar i
due, fra passati e presenti con Coil, Cyclobe, Danielle
Dax, Shock Headed Peters e pur la Lydia di NewYork).
Sempre detto, preferisco il vento.
Voto: 5
Marco Carcasi