(Navona Records 2017)
Michael G. Cunningham possiede un nutrito catalogo musicale di composizioni orchestrali e cameristiche. Questo doppio CD raccoglie la sua produzione compositiva per Quartetto d’Archi in cui, come spesso accade nella musica scritta per questo nobile ensemble, il linguaggio si mostra in tutta la sua raffinatezza e sperimentazione. Ascoltando i quartetti in sequenza si nota, infatti, la maturazione di uno stile compositivo molto ricercato, che attraverso tecniche e forme differenti si modella all’interno di essi. Nel Quartet No. 2 Three Satires, ad esempio, si possono “assaporare” i tratti caratteristici derivati dal linguaggio jazz o gli effetti dei clusters, tenuti insieme da una interessante pulsione ritmica. Nei Quartet No. 4 Interlacings e Quartet No. 5 Aggregates, di stampo ed elaborazione simile, il linguaggio musicale astratto è derivato, invece, dal movimento delle linee melodiche che si sovrappongono l’un l’altra liberamente e in modo sequenziale. L’interessante esperimento del Quartet No. 6 Digital Isorhythm, i cui elementi strutturali sono costruiti attraverso l’elaborazione al computer, è un’altra punta di diamante del CD. Davvero un interessante ed affascinante percorso nel mondo compositivo di Cunningham.
Sirius Quartet/ The Moravian Quartet/ The Pedraia Quartet/ The New England Quartet/ The Millennium Quartet
Voto: 9
Luciano Feliciani