(Arsenic Solaris / Opax Records / Up Against The Wall, Motherfuckers! 2016)
Rumori bianchi, suoni concreti, ronzii elettronici compongono la musica di questo disco. Una stasi musicale, a dire il vero: sembra che ci si soffermi troppo in certe zone sonore, come in una sorta di autocompiacimento. Non si sentono parole, e le voci di Roberto Opalio e di Joëlle Vinciarelli non cantano. Echi di drone music, di minimalismo e di radicalismo non bastano però a fare di questo album un oggetto del desiderio: il tutto diventa un po’ troppo costruito, troppo farraginoso, troppo confuso – un po’ come le note filosofiche di Philippe Robert che accompagnano il disco.
Voto: 4
Gianni Zen