(Aagoo/In the Shit/2017)
Inutili e Hallelujah! due gruppi fuori dagli schemi si sono uniti per questo split.
Il gruppo di Teramo propone tre brani. Parte con il techno-hc compulsivo di Mice, prosegue con le evoluzioni melodiche, confuse e dense di rumore lavico di Here comes the horizon e si ferma negli abissi di Down to hell, tra psichedelia stoner, garage ed electro-rock.
gli Hallelujah! con il loro garage e dintorni travolgono e sconvolgono l’ascoltatore. Il primo brano, We don’t play in a U.S.A. band, riprendono la lezione appresa dai primi Black Rebel Motorcycle Club, per lasciarsi andare a digressioni di psichedelia psicotica, niente a che vedere con i martellamenti pesanti dell’electro-garage noise di Small tits, un’orgia sonica nella quale ci si sono tuffati Nashville Pussy e Nine Inch Nails.
Per finire il techno-rock-garage-punk di Burka for everyone e il nosie imperiale di Spanish dream.
Non c’è n’è per nessuno!!!
Voto: 9
Vittorio Lannutti