(Innova 2017)
L’eternità può assumere molteplici forme: l’esplorazione di questo apparente paradosso è la sfida raccolta da questo Cd Innova, che vede per protagonista Sophia Subbayya Vastek al pianoforte. La serie dei brevi Dream di John Cage, circolari e onirici, intervallano le due composizioni di Michael Harrison, in cui il flusso melodico del pianoforte in accordatura naturale, ricco di arabeschi che ricordano i raga indiani, si intreccia coi virtuosismi ritmici della tabla suonata da Nitin Mitta, a partire dal bordone che la tanpura dello stesso Harrison crea. L’eterea voce di Megan Shubert offre un ulteriore momento di meditazione in She is asleep, sempre di Cage, mentre assai più frenetico è Stainless Staining di Donnacha Denney, in cui un pattern è ripetuto in maniera ossessiva e martellante al pianoforte preparato, per poi amplificarsi e stratificarsi in direzioni che ne attutiscono l’iniziale sensazione di disagio. Un’altra delle vie per arrivare a provare quella sensazione di infinitudine cara ai compositori e ai musicisti che si sono qui incontrati.
Voto: 7
Filippo Focosi