(Loud! / Final Muzik 2017)
Ci sono storie e parole, la pietra rovistata senza tregua dal
flusso e la pietra immobile nella polvere della stagione secca.
C’è il trascorrer delle stagioni e poi giorni e anni.
Ricordi bellici e rifiuti tossici assortiti (interrati o in fiera bella
evidenza). Foto di famiglia in esterno festa e fermo immagine di arcaici rituali.
Il sopra azzurro, che certe terse giornate d’inverno ti mozza il fiato e l’altro azzurro scorrimento, in cui ogni sfumatura di colore affoga.
Il fiume, la sua vicinanza che bisbigliante o ruggente accompagna.
L’ostinazione dell’uomo nel perimetrare e limitar quel che non si potrebbe, quasi l’unico scopo fosse quello di uscirne con l’ossa rotte.
L’omaggio al Tagliamento, ideato e organizzato da Cristiano Deison
(nastri/elaborazione elettronica) e Sandra Tonizzo (parole),
col supporto di Andrea Gastaldello (aka Mingle,
tastiere/trattamenti elettronici), suggerisce, invita e non
svela. Fra increspature traslucenti di simil larsen in armonizzo
(Arteria), notte che avvolge paura (La Piena),
rintocchi metallici, camere d’eco e un gioiello di canto
italiano/friulano (Anna Comand in Ajar e Aghe).
Nebbie, incanti, tragedie, il peso delle ossa e corpi in notturno
avvicinamento.
Voto: 8
Marco Carcasi