(Navona 2017)
Tre figure centrali del Modernismo musicale del secondo dopoguerra sono al centro di questo intrigante Cd della Navona, con pagine dedicate al violino, solista o accompagnato dal pianoforte. Nei due movimenti di Argot, l’ars combinatoria di Franco Donatoni, la sua capacità di giocare con materiali musicali relativamente neutri rendendoli, nel loro reciproco intersecarsi, interessanti, risultano insieme compresse e purificate negli slanci virtuosistici del violino solo. Una palpabile irrequietudine ritmica attraversa il brano, donando movimento e tensione. Se Anthemes di Pierre Boulez sembra abitare un mondo glaciale e astratto, più comunicative sono le opere di Witold Lutoslawski, di cui vengono eseguite Recitativo e arioso, Subito, Partita per violino e pianoforte. Ai movimenti ritmicamente più intricati, attraversati da figurazioni veloci e svolazzanti, fanno da contraltare passaggi permeati da un intenso e asciutto lirismo. Il duo formato da Veronique Mathieu (violino) e Jasmin Arakawa (pianoforte) affronta le sfide, tecniche e interpretative, che queste impegnative composizioni pongono loro, con audacia e abilità, e rilanciano a noi ascoltatori un’altra sfida: quella di afferrarne il senso più intimo e profondo.
Voto: 7
Filippo Focosi