(Innova 2017)
Un repertorio costruito per esaltare l’unicità del duo formato dal funambolico Danny Holt, pianista e percussionista nella stessa persona ‒ vedere per credere! ‒ e la versatile violista Molly Gebrian, è al centro di questo originale progetto discografico della Innova Recordings. Si comincia con Theatric N.8 di Casey Cangelosi, in cui un contagioso groove si produce in progressioni minimaliste che suggeriscono un’atmosfera metropolitana ed elettrizzante. In Second Take di Karl Blench, possenti rintocchi di pianoforte e percussioni fanno da sfondo al canto declamatorio, e in ultimo dolente, della viola. Ultramarine di Daniel Corral ritorna a una pulsazione frenetica, esaltata dall’uso percussivo della viola, ma inframmezzata da momenti più astratti e ambientali. Il dialogo tra i musicisti si fa complicato, a tratti conflittuale, in Third Nature di Christopher Goddard, laddove Ingird Lee esplora ulteriori possibilità timbriche e di fusione con l’elettronica. I due movimenti del brano conclusivo e più recente ‒ essendo datato 2015, mentre gli altri sono stati composti tutti nel 2010 ‒, Black and White di Chiayu, si contrappongono ‒ stando anche alle indicazioni dell’autore ‒ come il bianco e il nero, lo yang e lo yin: tanto delicato e lirico è il primo, quanto dinamico e potente il secondo. Punto esclamativo di un Cd da non perdere.
Voto: 8
Filippo Focosi