(ALKA record label 2017)
Leonardo Angelucci è (l’ennesimo) cantautore romano, (ennesimo) interprete delle incertezze, ma non dei tormenti, “de una ggenerazzione” (cfr. Contemporaneamente).
Pare peraltro che l’Italietta non sia molto cambiata, da quando negli anni Sessanta i ricci di Lucio Battisti suscitavano chiacchiera e strapaese (cfr. la divertente Capigliatura). Angelucci, di suo, assomiglia più a uno Stefano Rosso (Capovolto) simpatico che a un Caparezza e tra i simpatici questo EP riscuoterà consensi e buoni favori. Un contestatore bonario (cfr. Cretaceo superiore) che odia i Duemilaerotti e che, per questo, potrà piacere ai nostalgici “der Folkstudio”.
Voto: 6
Marco Fiori
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