(La Tempesta International/Fresh YO! 2017)
Tra sgocciolamenti elettronici (cfr. Brothers o Disquietude) e sound giamaicano 2.1 (How About U, che ospita Davide Shorty), Lorenzo Nada alias Godblesscomputers in questo assai robusto “Solchi” – sedici brani – “trappeggia”. ma non traccheggia (l’Autotune di Just Slow Down). Raffinato nel creare atmosfere “piacione” ma non sbracate (elegante Francesca Amati in Wherever You Say), fautore di una “black” plasti(cos)a (cfr. Life On Fire, che ospita Forelock & Paolo Baldini DubFiles), Nada intrattiene con gusto. Impressiona la competenza nel maneggiare lo scibile del vasto ambito di riferimento (Klune in Dreamers è bristoliano fino al midollo); magari andrebbero ampliati gli squarci lirici da colonna sonora (il carillon dell’interludio 1989) rispetto a certo Papetti 2.1 di ritorno (Don’t Need o Freddo).
Più da serata “chic” (Records) che da ascolto camerettistico, però.
Voto: 7
Marco Fiori
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