(Discus Music 2017)
Il quartetto che il grande Martin Archer ha voluto formare per questo doppio CD (oltre a lui al sax tenore, al sax sopranino e al clarinetto basso troviamo: Kim Macar alla tromba, Laura Cole al piano e Walt Shaw alle percussioni e al live electronics) esplora con grande passione la libertà del fare musica, muovendosi con agilità tra composizione e improvvisazione: se tutti e quattro i musicisti contribuiscono firmando dei brani, più di un terzo delle tracce sono ma presentate semplicemente come improvisation. Il pregio dei due dischi – il primo articolato intorno a brani più strutturati, il secondo maggiormente votato all’estemporaneità improvvisativa – è senz’altro quello di presentare all’ascoltatore the fine art of the interplay. La conversazione musicale tra diverse personae incorporate dagli strumenti è la protagonista assoluta del lavoro e l’overdubbing in postproduzione (in particolare talvolta l’aggiunta del clarinetto basso di Archer), così come il ricorso alla partitura grafica o a eventi pre-composti, non contamina affatto la sua freschezza: ciò che conta, dalla prima traccia (Just a Moment in Time, un titolo quanto mai azzeccato per sottolineare l’esperienza della libertà musicale qui stupendamente vissuta dal piano di Laura Cole) all’ultima (Wayne’s World), passando per tutte le altre (tra cui quella, ispiratissima, che inaugura il secondo disco: Song For Gato Barbieri), è la libertà della creativa espressione collettiva attraverso il suono (e il silenzio che lo circonda) e attraverso il passaggio tra i generi e gli stili. La capacità di tessere trame sonore insieme e da soli, intervenendo nella circostanza opportuna (ovvero facendo sì che la circostanza dell’intervento diventi opportuna), prendendosi la scena al momento giusto e al momento giusto ritirandosi, supportando i partner quando occorre, e sottraendosi quando la propria presenza risulterebbe scomoda o inutile o di peso: ecco, questa capacità, senz’altro anche grazie all’eleganza timbrica e alla bellezza dei fraseggi, diventa tra le mani di questi musicisti eccellenza artistica.
Voto: 10
Alessandro Bertinetto