(Eh? 2017)
Percussionista/scultore di suono cileno Felipe Araya.
Ispida ricercadocumentaristica e ruvidi, minimali, feno meni acustici.
Diosservazione e leggera intromission e.
Squarci, inquadrature, sospensioni, festeggiamenti, conversazioni e f il d’aria, di un mondofuor dal nostro conosciuto.Che setaccia materia grezza
utilizzando crudi field recordings raccolti in Bolivia nel 2017 (con
particolar spiazzamento per gli insieme bandistici e le distese
silenti, di arcaica bellezza, dei passaggi maggiormente
rarefatti).Cut-up discreto di ambientale raw sound fermato su
mobile phone. Dinamiche e accenti da taglio, vita di strada ed
eventi naturali (legni, metalli e passi dell’autore stesso
compresi). Che oltre a registrar di campo, si adopera
all’oggettistica e all’utilizzo (con tecniche estese) del cajón
peruviano (percussione di legno cavo).
Con l’immersione nel suono/gesto dell’ultima parte che è un qualcosa di qualcosa (e la lingua inceppa mentre il coppin freme).
Santa Eh? benedice e diffonde su nastro. Frontiera.
Voto: 8
Marco Carcasi