(Ammiratore Omonimo / Retroazione Compagnie Fonografiche 2017)
Andiamo per i venti anni Vonneumann!
E se si debbono cominciar apreparare cotillons e lingue di Menelik, che allora festa sia.I tre (più infiniti) Vonneumann, ce la metton tutta per
apparecchiar per benin la tavola. Prima (tempo un poco passato),
da quattro si ricucion in tre, ristabiliscono parti strumentali, si
accoglie ancor di più il concetto di errore, si allarga e
consapevolizza quel che, a tutti gli effetti, par un vero e proprio
movimento artistico (andate e scoprite: eepurl.com/bqCtRz), nel
frattempo, fra un live di assaggio (“Sitcom Koan”),
sbocconcellato e riannodato alle paturnie del proprio oggi e il primo
(“tl;dl”), collettivozzo allargato, dentini bianchi
digrignanti ben esposti e asprezze che crescendo diresti: lascia a
casa che non è il caso. Troppo di troppo per queste parti,
ci si trova a confrontarsi con affermazione degli stessi: NorN is our
funk album. Che meno che più, è cosi pure, se gli
credete pure, un certo funk, claudicante, torto, con un buco al
centro e il resto attorno sbrindellato. In dosi, nelle legnate
secche stecche dell’iniziale Bassodromo, nell’andare
incattivito di DwORD (tipo prendersi sorridenti a buste in
faccia la Domenica mattina in qualche parco cittadino), Humanoide,
steccheggia zannuta e poi sbroda in dolenze da trumpeter gentile in
giacca strappo (con finale giocattolo essenza dei tre nel suo
passaggio di palla incessante), meno (ma vallo a sapere in origine,
viste le pratiche manipolatorie di sala dei tre Vonn), in antiEuclid
che par i circuiti ritmici dei Tone Rec in spezia dolente
camera/ambientale di violoncello, a secchezza scintillante carogna
rap tra The Ex e June Of 44, Impossibile Essere
Possibile con ospite la voce di Lucio Leoni (in diversa
versione anche nel suo ottimo “Il Lupo Cattivo”), DKSG
ambientalizza febbri e sudori metropolitani, SOAD, improvvisa
e assomma istanze soundtrack, bande di sfiati e lucentezze
mediterranee, antiReprise chiude su cupi stridori di corde in modalità terminale (da sala prove, risate comprese). Restan fuori, il costante controllo
fieramente diy dei nostri in tutto e per tutto, il tomo di remix
amichevoli dell’album approntato in esclusiva per chi è
passato dal link di cui sopra (con: Simon Balestrazzi, Fabio
Perletta, Simone Lalli (aka Autobam), Ennio Mazzon,
Marco Caiazzi (Rainbow Island), Fabio Stirner (aka HatoriYumi), Matteo
Uggeri, Marco Bonini (aka uBIK), gli ospiti coinvolti nei brani oltre a Lucio Leoni: Ivan A. Rossi, Andrea Cerrato, Vera Burghignoli, Sonia
Scialanca, Marco Tabellini, cazzeggio,
amicizia e parole (tante e non a vuoto, di persona uno
spettacolo). Vincono a mani basse, ma a giudicar dal panorama
oltre l’agonico circostante, direi che non c’è più
nessuna partita da giocare. Fate in questo modo, organizzateli (si
può fare via, un poco di sbattimento), poi prendete disco e maglietta.
State avvisati.
Voto: 8
Marco Carcasi