(Confront 2018)
Il precedente “KIO GE” dello scorso anno, in compagnia
di Jeph Jerman (sempre su Confront), esplorava la
microvoce della materia, amplificata e organizzata in leggere
strutture impro. Nella loro consueta formula a due, oggi con
“Humyth”, le singole parti di percussioni e oggetti
trattati (pelle/legno/metallo/pietra, il circostante e il silenzio),
espongon mai come ora, introversioni e umori d’arcaica fattura. Il
colore dell’osso, il battito riorganizzato in stridori rituali,
misteriosi e circolari. Un brivido spinale profondo, l’incontro
con una briciola di primordi, che sappiamo appartenerci
(incassata/pigiata e tenuta a bada nella zona dove ogni parola cessa
di essere e significare). Mix e mastering di Simon Balestrazzi
(che sottolinea ed esalta, lo sfrego/disgrego/osservo/seguo/riorganizzo dei flussi sonori, messo in atto da Salis / Sanna). File under: Acusticherie Magie.
Voto: 8
Marco Carcasi