(Autoproduzione 2018)
C’era piaciuta, un anno fa, la “Macedonia” del trio pugliese Buckingum Palace − Stefano Capoccia alla chitarra, Annalisa Vetrugno al basso, Clara Romita alla batteria: tutti e tre, più o meno, alle voci – che estremizzava i singulti chitarristici di un Egle Sommacal su ritmiche Fugazi e normalizzava i conati espressionistico/sperimentali dei Wolfango.
In questo “Club”, registrato da Filippo Bubbico al Sudestudio di Guagnano (LE) e mixato/masterizzato da Steve Scanu (già al lavoro per esempio con Be Forest), predomina invece un “mood” più sognante, di scarpe guardate suonando fragorosamente, come degli Slowdive del/nel Salento, dei Cocteau Twins del barocco (la breve intro Spiagge): gli esiti sono, peraltro e sempre, spettacolosi (Duttile è più di ogni orchestra giocattolo).
C’è poco da fare, questi sanno scrivere (e interpretare) canzoni; Godano, per esempio, farebbe carte false per Grande mole.
Inquietante, peraltro, che cotanta raccolta debba essere autoprodotta…
Voto: 8
Marco Fiori
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