(Very Special Recordings 2018)
Il progetto, nato nel 2015 ma solo ora approdato su disco, vede il quintetto capitanato dal sassofonista Mitch Marcus elargire otto tracce piene di funky in salsa world music. Dall’India di Bollywood (Hello Bolly) ai paesaggi africani (con le percussioni di Ibrahima Kolipe Camara in primo piano), il gruppo spazia con una consapevolezza e una sicurezza dei propri mezzi che non può che stregare l’ascoltatore. Giri di basso che non lasciano scampo ( Couscous Timbutu) e melodie suadenti eseguite dai fiati ( Ethiofreaks, Yekermo Sew) gettano un ponte ideale tra jazz e musica etnica, riavvicinando il Nord e il Sud del mondo. “Musica per il corpo e per la mente”, recita la nota che accompagna il disco – e in effetti l’attacco di Slush Fund obbliga alla danza. Gli anni ’70 più lisergici sono rivisitati in chiave afro con ironia e gusto.
Voto: 9
Stefano Oliva
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