(Da Vinci Records 2017)
L’idea è suggestiva. Un album fotografico in suoni, o meglio: un album sonografico. Ovvero, appunto, un diario di viaggio attraverso nove immagini musicali. Immagini che ritraggono la personalità di un musicista che, nel suo tour attraverso l’Italia (Roma, Pescara, Chieti) e nel mondo (Osaka, Johannesburg, Istanbul) propone, in situazioni artistiche diverse (tutte live), una marcata coerenza espressiva. La delicatezza del suono, che scolpisce la malinconia del ricordo delle esperienze trascorse, ci prende subito con l’ascolto della prima traccia, Deli’s Delight, in cui il sax tenore del protagonista grazie al live electronics costruisce progressivamente, e progressivamente abbandona, incastri melodici sovrapposti, per poi dileguare nella solitudine di un monologo che quasi mette la firma al disco. Ma interessanti sono tutte le composizioni (e anche le diverse orchestrazioni dei brani), in cui i consueti compagni di viaggio del sassofonista (Tito Mangialajo Rantzer, basso; Alessandro Marzi, batteria; Darren Johnston), s’incontrano con ospiti diversi: oltre ai tre pianisti Giovanni Ceccarelli, Claudio Filippini Alessandro Bravo, Ivan Mazuze al sax soprano, Mustafa Işleyen alle percussioni e Flavia Massimo al violoncello. I temi dei brani sono in gran parte dedicati ad atmosfere climatiche e ai loro riverberi nell’anima (Ascolta se piove), paesaggistico-geografiche (Miramare, Nairobi, Rue des Saisons), naturalistiche (la Risacca) e, direi, autoironicamente introspettive (Boh). Un piacevole tour che, benché privo di virtuosismi, riesce a ritrarre una convincente personalità artistica.
Voto: 8
Alessandro Bertinetto