(Ideal 2018)
Che ci fa una professoressa di violoncello del Berklee College of Music in un ensemble di musica tradizionale brasiliana? In verità l’accostamento non è poi così strano, se si pensa che Catherine Bent, uscendo frequentemente dagli steccati della musica colta, ha collaborato già in passato con musicisti pop, con artisti provenienti dalla scena jazz o dalla world music. Nelle dieci tracce del suo ‘Ideal’ la violoncellista riesce a far incontrare con entusiasmo e freschezza la tradizione del choro brasiliano con le proprie capacità compositive dando luogo a un racconto per lo più spensierato. Ma lo schema risulta alla lunga ripetitivo: l’esuberanza di chitarre, fiati e percussioni si trattiene ogni tanto per lasciare spazio al violoncello, il cui timbro elegante inserisce sì un elemento di novità ma pare sempre sul punto di essere travolto. Spicca l’incipit di Mãos Albertas, in cui il violoncello esplora il registro grave per poi guidare la danza, che vede in buon equilibrio chitarra, basso e percussioni. I risultati migliori si hanno quando si decide di non battere il sentiero del ‘caratteristico’ e del ‘carioca’ (Valsa por Francisco, Som do Seilerei).
Voto: 8
Stefano Oliva