(pfMentum 2018)
Le possibilità artistiche del trio jazz con trombone (il band leader George McMullen), contrabbasso (Nick Rosen) e batteria (Alex Cline) vengono esplorate in questo significativo CD. Undici sono le tracce che presentano quattro improvvisazioni e sette composizioni firmate da George McMullen, solido e prolifico protagonista della scena jazz americana contemporanea (oltre che vincitore di alcuni grammy awards). Il timbro pastoso e accattivante del solista, virtuoso capace di estendere lo strumento su un ventaglio molto ampio di registri, è ben sorretto da basso e batteria con cui entra in un dialogo musicalmente interessante, sia nelle parti scritte che in quelle liberamente improvvisate, e che di quando in quando non disdegnano di prendersi la scena.
Lo stile dell’album oscilla tra il jazz moderno e la libera improvvisazione, movendosi tra brani ritmicamente serrati con temi chiari e ben definiti (Boomerang, Falling The Bouncing Ball, Geonomic Preview), divagazioni liriche (I Loved Her Laugh, Waiting), momenti più destrutturati (nelle improvvisazioni, ma anche in alcune parti delle altre tracce) e pezzi più narrativi (The Open Gate e l’ammiccante Dirty Stinking Lowdown Cryin’ Shame). Un disco piacevole, divertente e intelligente.
Voto: 10
Alessandro Bertinetto